Indice degli argomenti
Il cortisone è un farmaco molto utile, sopratutto in casi particolari, malattie croniche o situazioni di emergenza. Come saprete serve a ridurre l’infiammazione ed agisce poche ore dopo la sua somministrazione, ma come tutti i farmaci ha diversi effetti collaterali di cui abbiamo già parlato nell’articolo come smaltire il cortisone, ed è per questo motivo che vogliamo consigliare alcune alternative naturali all’utilizzo del cortisone.
Ci teniamo comunque a sottolineare che il rimedio naturale è una soluzione diversa da quella farmacologica, la quale non deve essere eliminata soprattutto se prescritta dal vostro medico.
Cominciamo!
Alternative naturali al cortisone
Zenzero
Grazie alla sua azione antinfiammatoria è utile per contrastare l’artrite, lo conferma anche uno studio effettuato nell’Università di Stoccolma (Danimarca), il quale ha confermato le capacità di immunostimolazione con effetti di constraso contro l’artrite reumatoide e l’osteoartrite.
Curcumina
La Curcumina non va confusa con la curcuma, infatti la curcuma è la spezia (utilizzata anche in cucina) la curcumina invece è il principio attivo responsabile dalle proprietà benefiche che si estrae dalla radice della curcuma. Quindi non basta assumere curcuma se al suo interno non c’è presenza di curcumina oppure il suo tenore è molto basso. Una delle principale proprietà benefiche è quella di ridurre l’infiammazione in fase acuta. Il consumo di curcuma alimentare non è sufficiente e per raggiungere l’efficacia desiderata deve essere assunta con dosi elevati e solo così agirà come un cortisone naturale. Per dosi e modalità di assunzione potete farvi consigliare dal vostro farmacista di fiducia o dall’erborista.
Rimedi della medicina orientale
Ganoderma lucidum o fungo reishi
Si tratta di un fungo originario della Cina e del Giappone che si è rivelato un potente antinfiammatorio naturale con proprietà antiallergiche tanto da svolgere una funzione simil-cortisonica. Queste proprietà sono state confermate da diversi studi scientifici (Dott. Stavinoha – Università del Texas, mise a confronto gli effetti del fungo con quelli del diclofenac). Può essere assunto sotto forma di compresse, prestando attenzione alla qualità del prodotto stesso.