Condividi se l'articolo ti è piaciuto!

I rumori sono una fonte inesauribile di conflitto tra vicini di casa. Quando superano la normale tollerabilità, possono comportare responsabilità civili, pensali e, in taluni casi, amministrative.

Chi disturba le occupazioni o il riposo delle persone con schiamazzi, rumori, strumenti sonori, segnalazioni acustiche clacson o esercita un mestiere rumoroso senza rispettare le leggi o i provvedimenti amministrativi in materia, incorre sia in responsabilità penali, che amministrative e civili.

Non tutti i rumori che vengono dalla proprietà del nostro vicino possono essere considerati molesti.
Vediamo in quali casi si applicano le sanzioni.

Spetta Infatti al giudice, sulla base delle prove e delle testimonianze che gli vengono presentate, stabilire se i rumori prodotti siano o meno una fonte di disturbo. Si considerano tali, di solito, quei rumori di varia natura e origine come ad esempio il rumore della radio o della televisione, oppure anche i macchinari o gli elettrodomestici, ma anche i rumori generati o provocati indirettamente dagli animali, che superano la normale tollerabilità che può essere richiesta a chi deve subirli, tenuto conto anche del luogo e dell’ora. Bisogna infatti considerare se ci si trova in un centro cittadino o in aperta campagna è ancora se i rumori avvengono di notte o di giorno.

Chi disturba il vicinato con attività o comportamenti che sono fonti di rumori intollerabili, non solo incorrere in sanzioni amministrative e penali, ma deve anche risarcire i danni causati al lavoro, alla vita di relazione e alla salute altrui in questo caso si parla del cosiddetto danno biologico. Quando chi disturba commette anche reato, risponde, inoltre, degli eventuali danni morali. L’intimazione a desistere può, a volte, essere sufficiente per far cessare i rumori o comunque per indurre il vicino a diminuire il volume. Questo, però non sempre accade, soprattutto quando il vicino ritiene di poter esercitare la propria attività liberamente. In questo caso non resta che rivolgersi alle autorità competenti o al proprio avvocato civilista di fiducia.

Cosa fare in caso di rumori molesti?

Esposto alle autorità amministrative:

Quando l’attività professionale del vicino sia eccessivamente rumorosa, si può Innanzitutto rivolgere alle autorità amministrative locali come ad esempio il sindaco, in quanto massima autorità chiamata a presiedere all’igiene pubblica: spetta Infatti al sindaco regolamentare l’esercizio di professioni o mestieri rumorosi e verificare che le norme vengano rispettate.

Denuncia penale:

Il codice penale fornisce lo strumento più efficace per far cessare il baccano, sia che si tratti schiamazzi notturni, se nel caso di disturbo alla quiete pubblica durante il giorno. L’articolo 659 del codice penale, infatti, punisce sia chi disturba con rumori molesti di vario genere riposo o Le occupazioni delle persone, inclusi spettacoli, ritrovi o intrattenimenti pubblici, sia chi esercita una professione o mestiere rumorosi senza rispettare i limiti imposti dalle leggi o dalle autorità amministrative. La pena, nel primo caso può essere l’arresto fino a tre mesi o un ammenda fino a 309 euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *